TENDENZE Discreti i risultati ottenuti dalle polizze agganciate alle principali piazze finanziarie Come vincere al gioco degli indici I momenti di ribasso sono i migliori per puntare sulle index linked. Ma occhio ai parametri… Non sono finite all’ indice. Le prime polizze index linked – così chiamate perché legate a uno o più indici azionari – sembrano, per ora, avere ottenuto risultati discreti. La maggior parte dei prodotti lanciati nel ‘ 96 e ‘ 98 ha finora registrato risultati positivi. Certo il valore attuale è, spesso, ancora lontano da quel minimo garantito cui il sottoscrittore ha in ogni caso diritto alla scadenza, ma va detto che il traguardo è ancora lontano. In molti casi chi decidesse di uscire prima del tempo potrebbe già ottenere una somma superiore al premio pagato (ma inferiore al minimo garantito). Per alcuni prodotti, invece, potrebbe essere conveniente il rimborso anticipato. I valori sono aggiornati ad agosto ma bisogna mettere in conto che a settembre le polizze hanno perso dal 6 all’ 8%. Sono queste le principali conclusioni che si ricavano dalla tabella pubblicata qui a fianco dove sono indicati i risultati raggiunti da una ventina di index linked. Prodotti tornati alla ribalta nell’ attuale fase d’ incertezza finanziaria. Per chi ha il coraggio di andare controcorrente, infatti, questo potrebbe essere il momento giusto per sottoscrivere un’ index linked. Entrare quando le Borse sono a livelli bassi permette di approfittare della ripresa, e quindi degli incrementi dell’ indice a cui sono agganciate le performance della polizza. Tanto a protezione dell’ investimento c’ è sempre la garanzia della restituzione – alla scadenza – del capitale investito e rendimenti minimi annui (dal 2,5 al 5%). I risultati ottenuti dalle polizze esaminate si prestano a interessanti osservazioni. La prima riguarda il momento della sottoscrizione. Chi le ha acquistate nel periodo ‘ 96-‘ 97 si trova con rendimenti interessanti perché ha potuto beneficiare della grande corsa dei listini sul finire degli anni ‘ 90. Chi, invece, è entrato in gioco nel ‘ 98 finora ha fatto poca strada. È altrettanto vero, però, che ha ancora tempo per recuperare, soprattutto se il Toro tornerà a scorrazzare in Borsa. La seconda considerazione riguarda gli indici cui la polizza è agganciata. I migliori risultati sono stati ottenuti finora dalle polizze agganciate alla borsa svizzera. Pessimi i risultati di chi ha scommesso sulla ripresa del Giappone: l’ indice Nikkei, infatti, ha continuato a soffrire. Due prodotti lanciati da Helvetia vita nel ‘ 96 e ‘ 97 – agganciati proprio al listino elvetico – hanno ottenuto una rivalutazione del 56% e del 75% (il 12% e il 16,3% annuo). Particolarmente significativa l’ ultima colonna della tabella dove viene indicato il capitale a cui si aveva diritto, a fine agosto, riscattando la polizza. I dati dimostrano che questo prodotto va sottoscritto se si è sicuri di tenere fede all’ impegno. Indispensabile poi seguire l’ andamento della polizza per cogliere eventuali picchi. Molto importante anche il metodo utilizzato per il calcolo del rendimento. Quando i listini sono a livelli bassi, meglio il confronto tra il valore finale e iniziale. Negli altri casi è più opportuno fare riferimento alla media (mensile o trimestrale): in questo caso ci si cautela sulla volatilità del paniere e, soprattutto, si evita il rischio che la scadenza della polizza coincida con un crac di Borsa. Due esempi per capire meglio. Chi avesse sottoscritto un’ index linked di durata 5 anni a fine settembre ‘ 96, legata al Nasdaq, avrebbe ottenuto a scadenza (settembre 2001) il 22,14% confrontando valore iniziale e finale dell’ indice e dell’ 88,24% utilizzando la media mensile. Se la stessa polizza fosse stata sottoscritta a fine febbraio ‘ 95 avrebbe garantito nel febbraio 2000 – prima del crollo del Nasdaq – un rendimento del 491% confrontando gli indici e del 119% con la media mensile. Paolo Golinucci
Golinucci Paolo
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(8 ottobre 2001) – Corriere Economia