polizze vita

Polizze ” unit linked ” piu’ trasparenti

La circolare Isvap detta le regole da seguire per i contratti di nuova generazione Polizze “unit – linked” piu’ trasparenti Piu’ trasparenza per le polizze index – linked e unit – linked, le formule che hanno rivoluzionato il mercato assicurativo italiano negli ultimi mesi. Con una recente circolare l’Isvap ha dettato nuove regole a cui le compagnie dovranno attenersi da luglio. COSA CAMBIA Scopo della circolare e’ di garantire maggiormente i sottoscrittori di queste polizze che, per la loro natura, sono molto diverse dai tradizionali contratti. Le index – linked – a pagina 4 una panoramica dei contratti sul mercato – legano il loro rendimento a uno o piu’ indici azionari mentre le unit sono strettamente connesse ai fondi comuni. Formule che potenzialmente possono garantire performance piu’ elevate ma anche rischi maggiori rispetto ai contratti standard. Nella nota informativa, pertanto, deve essere precisato il “rischio d’investimento sopportato dall’assicurato” dato dalla variabilita’, totale o parziale, delle prestazioni che dipendono dall’andamento dei mercati finanziari. Per quanto riguarda le index – linked, l’Isvap ha stabilito che gli indici di riferimento a cui sono agganciate le prestazioni dovranno essere basati su strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati: a garanzia degli assicurati, inoltre, gli enti che emettono titoli a copertura degli impegni assunti dalla compagnia dovranno contare su un’adeguata classe di rating a garanzia della loro affidabilita’. PARACADUTE Per essere contratti emessi da una compagnia di assicurazione, anche le index e le unit devono avere clausole di garanzia, tipiche delle polizze. La prima e’ quella della copertura assicurativa: sono vere e proprie polizze solo se l’impresa si assume un rischio demografico. In pratica deve essere previsto il pagamento di un capitale o di una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana (morte o invalidita’). Se queste caratteristiche non sono presenti il contratto puo’ essere definito come operazione di capitalizzazione, nel quale l’ammontare della somma da pagare a scadenza deve essere predeterminato. In una simile ipotesi non c’e’ alcuna “copertura” assicurativa, ma deve esserci comunque una garanzia minima di rendimento. Ricordiamo che questi contratti, comunque, conservano i vantaggi tipici delle polizze vita: le somme liquidate in caso di morte dell’assicurato sono esenti da imposte di successione; il capitale finale e’ insequestrabile e impignorabile; il premio annuo e’ detraibile dall’Irpef. Paolo Golinucci

Golinucci Paolo

Pagina 3
(29 giugno 1998) – Corriere della Sera

Rispondi