Con le nuove tabelle sulla speranza di vita Polizze meno generose La vita media si allunga e anche le polizze devono tenerne conto. Con la circolare 343 l’ Isvap (l’ istituto di vigilanza sulle assicurazioni) da’ tempo fino al 31 dicembre alle compagnie per modificare le tariffe dei contratti vita e aggiornarle ai dati statistici piu’ recenti, quelli del censimento ‘ 91. Che cosa cambiera’ per i nuovi assicurati? E per quelli che la polizza l’ hanno gia’ sottoscritta? Se la statistica dice che le persone sono piu’ longeve, la garanzia “rischio morte” costera’ di meno. Viceversa la rendita riconosciuta alla scadenza sara’ ridotta (“caso vita”). L’ esempio. Il quarantacinquenne che sottoscrive una polizza di rendita basata sulle vecchie tabelle statistiche raggiunge a 60 anni, pagando 4 milioni l’ anno e ipotizzando una rivalutazione del 6 % , un assegno periodico medio di 6,4 milioni. Con le tabelle statistiche aggiornate, la pensione a 60 anni si riduce a 5,3 milioni. Attenzione: per i contratti nella forma di “rendita” gia’ in corso non cambia nulla. Per chi ha una polizza nella forma “di capitale” o “mista” si ridurra’ invece il valore della rendita vitalizia alla scadenza del contratto, prestazione alternativa alla liquidazione del capitale. I consigli. Chi vuole una polizza per garantirsi una pensione integrativa, quindi, ha un’ occasione interessante: se sottoscrive entro fine dicembre un contratto studiato con le vecchie tavole avra’ un assegno integrativo maggiorato di circa il 17 % rispetto alle nuove regole. Sconti in vista per chi sceglie invece una “caso morte”: un quarantacinquenne che vuole garantire agli eredi un capitale di 200 milioni per 10 anni pagava fino a qualche anno fa, in base alle tabelle del censimento ‘ 81, un premio di 1.542.000 lire. Con le tabelle aggiornate al ‘ 91 il costo scende a 1.060.000 lire. Per chi ha questo tipo di polizza da diversi anni puo’ essere utile verificare il costo delle nuove tariffe. Paolo Golinucci
Golinucci Paolo
Pagina 6
(23 novembre 1998) – Corriere Soldi