I rischi di chi usa il cellulare in auto Quando il pericolo corre senza fili La popolarita’ dei telefonini cresce, e sempre piu’ automobilisti usano il cellulare guidando, una pratica vietata dal Codice stradale. E’ consentito dialogare solo utilizzando il sistema “viva voce” che non distoglie il guidatore dalle proprie mansioni. Divieti a parte, l’uso “improprio” del telefonino in auto fa aumentare il rischio di incidenti: comporre il numero, discutere di affari o dei problemi familiari, allunga i tempi di reazione di chi guida. “L’effetto dell’uso del te – lefonino sull’attenzione del guidatore” e’ il tema di una interessante ricerca americana che mette in luce i reali pericoli che derivano dall’uso del cellulare in auto. Il National public research institute ha identificato le variabili che piu’ di frequente richiedono prontezza di riflessi (lavori stradali in corso, veicoli che rallentano in modo brusco e segnaletica che cambia) e ha misurato il ritardo nei tempi di reazione provocato dall’uso del telefonino. Vediamo qualche esempio: alla velocita’ di 90 km all’ora su una strada asfaltata e asciutta, normalmente per fermarsi servono 81 metri (90:10 al quadrato). Se pero’ il conducente e’ distratto dal telefonino reagisce in ritardo e ha bisogno di altri 24 metri: la “distanza di arresto” dell’auto e’ di 105 metri. Il rischio sale quando e’ il guidatore a chiamare: comporre il numero o la password implica maggiore disattenzione. In autostrada a 130 km all’ora, per arrestare l’auto servono 52 metri in piu’ (da 169 si va a 221 metri, due volte la lunghezza di un campo di calcio). Un motivo in piu’ per rispettare il Codice ed evitare le chiamate “on the road”. Paolo Golinucci
Golinucci Paolo
Pagina 5
(5 ottobre 1998) – Corriere della Sera