Approfittare dei ribassi con le polizze legate ai listini In Borsa con lo scudo Cresce l’interesse per le “index – linked”, le formule assicurative per farsi la pensione di scorta puntando sui mercati finanziari. Ecco come scegliere le migliori Investire in Borsa con il paracadute. Le polizze vita legate agli indici azionari sono sempre piu’ diffuse. E ai risparmiatori in fuga dai titoli di Stato offrono un’alternativa interessante per impiegare i propri soldi: soprattutto in un periodo in cui per quasi tutte le Borse mondiali sembra profilarsi una fase di forte volatilita’, basti pensare ai tonfi e alle impennate della settimana scorsa. ANDARE CONTROCORRENTE Per chi ha il coraggio di andare controcorrente, infatti, questo puo’ essere il momento giusto per sottoscriverle. Entrare quando le Borse sono scese, infatti, permette di approfittare della ripresa, e quindi degli incrementi dell’indice azionario a cui sono agganciate le loro performance: a patto naturalmente, che l’orizzonte temporale dell’investimento sia sufficientemente lungo. Ricordiamo, comunque, che anche se le Borse dovessero andare male si puo’ sempre contare su un rendimento minimo garantito (dal 2,4 al 5,2 % annuo). COME FUNZIONANO Chiamate anche “index – linked”, le polizze vita agganciate agli indici azionari assomigliano piu’ a un investimento, anche se in pratica senza rischio, che a un’operazione previdenziale vera e propria. Il premio e’ unico, dai cinque milioni in su, mentre la durata puo’ andare dai cinque ai dieci anni. Queste coperture sono a “tempo”, possono essere sottoscritte, cioe’, solo entro un determinato calendario: nella tabella qui a fianco sono indicate le polizze attualmente disponibili sul mercato. Alla data di decorrenza del contratto si calcola il valore degli indici presi a riferimento e alla fine, cioe’ alla scadenza, si fanno i conti. Se il parametro e’ salito, la somma versata viene aumentata della percentuale prevista che, a seconda dei casi, puo’ essere il 70 – 80 % o l’intera rivalutazione dell’indice considerato (o anche una percentuale superiore). Cosi’, per esempio, se la polizza e’ ancorata al 100 % dell’indice Nikkei 225 della Borsa di Tokio e nel periodo considerato questo parametro e’ salito del 40 % , la somma che il sottoscrittore si vedra’ restituire alla scadenza verra’ rivalutata secondo la stessa percentuale. Nel caso in cui la Borsa di riferimento avesse perso o guadagnato molto poco ecco scattare la clausola di salvaguardia: la somma versata verra’ rivaluta in base al rendimento minimo previsto (vedi tabella). LE VARIABILI I meccanismi utilizzati per determinare la prestazione finale sono di vario tipo, spesso piuttosto complessi: l’indicizzazione puo’ riguardare l’intero listino, le blue chip (i titoli principali) o le azioni di societa’ che operano in settori con buone prospettive di sviluppo, come le telecomunicazioni. A volte, inoltre, i parametri comprendono gli indici di varie Borse: piu’ elevato e’ il numero, naturalmente, maggiore e’ la possibilita’ di ottenere una buona performance. Nei due servizi qui a fianco c’e’ un esame ragionato dei diversi parametri d’indicizzazione utilizzati e l’analisi della loro convenienza. La scelta del parametro e’ molto importante: due polizze con analoghe caratteristiche (per durata e costi) e agganciate alla stessa Borsa possono infatti dare rendimenti profondamente diversi a seconda di come e’ stato costruito il meccanismo. PRESTAZIONI & COSTI Nella maggior parte dei casi alla scadenza si riceve un capitale in un’unica soluzione: in alcune polizze (e’ il caso, fra le altre, di quelle Sai e Ina), il sottoscrittore puo’ invece optare per una rendita periodica, che in caso di decesso puo’ essere reversibile a favore di un’altra persona. In questi casi, quindi, le index – linked si prestano di piu’ a un utilizzo in chiave previdenziale: per non ottenere alla scadenza una somma irrisoria, pero’, bisogna versare cifre piu’ consistenti. Rispetto alle coperture tradizionali i costi di questi prodotti sono piu’ bassi: in molti casi non esistono caricamenti ma solo spese per l’emissione del contratto. Delle polizze vita tradizionali le index – linked conservano i vantaggi legali e fiscali: i premi versati possono essere detratti dalle tasse nella misura del 22 % (19 % dal 740 / 99) sino al limite di 2,5 milioni, in cui rientrano tutte le assicurazioni sulla vita o contro gli infortuni stipulate dal contraente. Anche in questo caso, inoltre, le prestazioni finali non possono essere pignorate o sequestrate, mentre il capitale versato agli eredi in caso di morte dell’assicurato non e’ soggetto ad alcuna imposta, neppure quella di successione. Quello liquidato all’assicurato alla scadenza, infine, viene tassato con un’aliquota del 12,5 % sulla differenza fra la somma ricevuta e i premi pagati. —————————————————————– Corriere Soldi. Dove il guadagno e’ piu’ protetto “Best Of” e “a scala”, sono questi i due parametri d’indicizzazione delle polizze vita agganciate agli indici azionari che garantiscono meglio gli investimenti. Il meccanismo della scala permette al sottoscrittore di una “index linked” di consolidare i risultati raggiunti dalla Borsa, anche se l’indice dovesse poi perdere quota. Di norma con questo criterio sono garantiti diversi livelli di guadagno in base ai differenti gradini di crescita dell’indice. Facciamo l’esempio della polizza Planet 10 di Prudential. Quando il paniere di titoli scelti cresce del 30 % e’ riconosciuto al cliente il 90 % dell’incremento. Il capitale iniziale, quindi, si rivaluta del 27 % e la rivalutazione resta acquisita. Sugli incrementi che vanno dal 30 e fino al 60 % l’investitore avra’ diritto ad una partecipazione del 40 % . Oltre il 60 % di rivalutazione la percentuale riconosciuta e’ del 30 % . Cosi’, se al termine della polizza, il valore del paniere e’ cresciuto del 150 per cento il rendimento effettivo per i risparmiatori e’ del 66 per cento cosi’ determinato: 27 per cento dal primo gradino (90 % di 30 % ) piu’ 12 per cento dal secondo livello (40 % di 30 % ) e 27 per cento dall’ultima scala (30 % del 90 % d’incremento finale). Diverso il funzionamento del parametro d’incizzazione detto “best of” (in gergo tecnico si chiama “look back”). In questo caso il rendimento massimo della polizza e’ dato dal punto piu’ alto raggiunto dall’indice nel periodo di durata contrattuale. Cosi’ ad esempio se in un determinato giorno l’indice di Borsa e’ cresciuto, rispetto alla data di partenza della polizza, del 150 % e l’aliquota di partecipazione e’ del 70 % , il capitale iniziale si incrementa del 105 % . E questo anche se si dovesse poi verificare un crollo di Borsa.
Bagnoli Roberto, Golinucci Paolo
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(3 novembre 1997) – Corriere della Sera