La deregulation delle polizze riserva per ora solo amare sorprese TITOLO: Una carissima liberta’ Per l’ Rc auto aumenti medi del 10 12% ma in caso d’ incidente si arriva al 50% Minime le differenze tra le compagnie. La personalizzazione? Puo’ aspettare – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Rc auto “su misura”? Per ora resta un sogno. Anche se dal primo luglio, giorno in cui scatta la liberalizzazione tariffaria, avremo finalmente una reale possibilita’ di scelta, l’ unica cosa sicura sono i rincari. Gli aumenti medi richiesti dalle compagnie, infatti, oscillano tra il 10 e il 12%, vale a dire tre volte il tasso d’ inflazione. E anche se le compagnie continuano a sostenere il contrario le differenze di prezzo sono veramente esigue. Abituate per 25 anni a calcolare il costo della polizza su parametri oggettivi, quali l’ assenza di incidenti, la potenza fiscale dell’ auto e la provincia di residenza, le compagnie assicurative non sono per ora ancora in grado di conoscere l’ incidenza di quei parametri soggettivi (eta’ , sesso, professione), che fanno parte integrante di un ombrello assicurativo ad hoc per il guidatore. “Ci vorra’ del tempo . spiega Gabriele Caprioli, presidente della sezione auto dell’ Ania (l’ Associazione nazionale delle imprese assicurative) . per arrivare ad una personalizzazione vera e propria della tariffa. All’ inizio il ventaglio delle proposte sara’ ancora basato sulle caratteristiche del veicolo, solo successivamente punteremo di piu’ sulle caratteristiche del guidatore. E arriveremo a questo traguardo solo quando saremo in grado di avere un’ analisi dettagliata di tutti i tipi di sinistro”. E, per realizzare le statistiche necessarie, l’ Ania sta costruendo un’ apposita banca dati. Per ora,in attesa della Rc auto su misura, la liberalizzazione tariffaria ha avuto una conseguenza non proprio piacevole per gli assicurati: il rincaro dei premi. Nella tabella a fianco sono riportati gli effetti della novita’ su tre ipotetici automobilisti con polizze in scadenza il primo luglio prossimo. Cosi’ , ad esempio, un automobilista di Torino, possessore di una Ford Mondeo di 20 cv, che nel ‘ 94 rientri nella dodicesima classe di merito paghera’ da un minimo di 1.221.863 lire ad un massimo di 1.445.625 lire, contro le 1.179.113 pagate nel ‘ 93 pur appartenendo alla classe 13. Rincari super se c’ e’ il sinistro. I dati forniti dalle compagnie evidenziano un’ amara realta’ per gli automobilisti non troppo prudenti. Anche un semplice tamponamento puo’ costare caro. Il caso del guidatore di Roma, possessore di una Fiat Tipo di 17 cv e’ infatti chiarissimo. Il peggioramento di classe nel ‘ 94 lo obblighera’ a pagare da un minimo del 42% (Zurigo assicurazioni) ad un massimo del 53% (Milano assicurazioni) in piu’ rispetto all’ anno precedente. In termini assoluti cio’ significa che da una tariffa di 1.313.213 lire nel ‘ 93 passera’ ad una di 1.868.000 lire nel caso migliore o ad una di 2.014.200 in quello peggiore. Ma anche per chi e’ stato “bravo” e non ha provocato incidenti l’ aumento c’ e’ lo stesso. In questo caso il cambio di classe, che a regole del gioco invariate avrebbe dovuto comportare un risparmio, viene compensato dall’ aumento dei premi annuali. Unica eccezione la Ras, che, fin dal primo luglio, ha stabilito un massimo e un minimo di tariffa, operando una prima diversificazione tra gli assicurati. Cosi’ il guidatore milanese che rientri in una delle categorie non a rischio, potra’ beneficiare di un aumento irrisorio. Tariffe libere, ma prezzi simili. La deregulation della Rc auto dunque e’ ben lungi dal portare vantaggi economici immediati per l’ assicurato. Ma le nuove regole possono offrire un ventaglio di prezzi e condizioni sicuramente piu’ differenziati che in passato. Attenzione, pero’ . Uno sguardo alla tabella puo’ facilmente dimostrare come le differenze tra le varie compagnie siano ancora percentualmente modeste, in media non superiori al 4 5%. Tanto da far scattare le vivaci proteste delle associazioni dei consumatori, che sospettano l’ esistenza di un vero e proprio “cartello” delle compagnie. Per difendersi le assicurazioni si appellano alla personalizzazione. “Solo quando avremo una gamma di polizze Rc auto legata alle caratteristiche del conducente . sostiene Salvo Vitale, responsabile della direzione industriale del gruppo Fondiaria . ci sara’ una maggiore diversificazione”. Tre mesi per dire “no”. Dopo aver ricevuto la notizia dell’ aumento della tariffa, l’ assicurato che intendesse cambiare compagnia ha un mese di tempo per verificare altre proposte. E, se trova di meglio, puo’ rompere il contratto con la vecchia assicurazione. Basta una raccomandata entro 60 giorni dalla scadenza della polizza. ————————- PUBBLICATO —————————— TITOLO: Tutti gli ingredienti della ricetta francese ALL’ ESTERO – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Per farci un’ idea di quello che sara’ un effettivo sistema di tariffe “su misura” attraversiamo le Alpi: in Francia il sistema di personalizzazione della Rc auto e’ il piu’ sofisticato d’ Europa. Le compagnie assicurative chiedono inizialmente ai propri clienti di compilare un minuzioso questionario sulle condizioni del proprio veicolo e soprattutto sul proprio stile di vita. Cosi’ un agente di commercio paga un 15% in piu’ dell’ impiegato che usa la vettura solo nel tempo libero e durante il tragitto casa lavoro. E chi va a lavorare con i mezzi pubblici puo’ chiedere una polizza che lo copra per i soli danni a terzi durante il tempo libero. Altri fattori discriminanti nella compilazione delle tariffe sono l’ eta’ e il sesso. Cosi’ il pensionato ultrasessantenne gode di premi ridotti del 30%, mentre le donne francesi pagano, rispetto agli uomini, il 20% in meno. Chi possiede la patente da piu’ di 16 anni ha la polizza scontata, mentre un commerciante neopatentato puo’ avere il costo raddoppiato. Infine chi percorre meno di 9.000 chilometri l’ anno ha uno sconto del 50%.
Golinucci Paolo, Letizia Marco
Pagina 22
(9 aprile 1994) – Corriere della Sera