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polizze RC auto 1994: diventano libere ma anche piu’ care

Deregulation TITOLO: Polizze Rc auto: diventano libere ma anche piu’ care – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – L’ Rc auto imbocca la strada della liberalizzazione. Le nuove tariffe, stabilite in piena autonomia dalle assicurazioni, entreranno in vigore da luglio. Ma gia’ dal primo aprile le compagnie dovranno comunicare ai clienti con polizze che scadono proprio alla fatidica data di luglio, le variazioni che verranno introdotte. All’ orizzonte si profilano, quindi, nuovi aumenti variabili a seconda delle compagnie e del cliente. La deregulation. Se fino all’ anno scorso la tariffa Rca era “amministrata e gestita dallo Stato”, dal prossimo primo luglio gli assicuratori, in base all’ andamento del proprio portafoglio, potranno proporre polizze ad hoc per specifiche categorie di guidatori. I vecchi contratti restano validi fino alla scadenza ma almeno 90 giorni prima gli utenti devono ricevere dalla loro compagnia tutte le informazioni sulle variazioni previste. Da aprile partono le comunicazioni per i contratti con scadenza in luglio. A maggio quelle per le polizze con termine in agosto. E cosi’ via. Compagnie in ordine sparso. La legge e’ precisa nel disporre l’ obbligo di informare i clienti ma non dice nulla sulla forma. Le compagnie, percio, si possono muovere in liberta’ . Alcune hanno scelto la strada dell’ informazione diretta al cliente che riceve a domicilio una lettera con indicata la variazione del contratto. Altre, invece, prevedono che sia l’ agenzia a contattare l’ assicurato. Gli aumenti. Si differenziano da compagnia a compagnia. Per la tariffa bonus malus (quella piu’ conosciuta dagli italiani, che premia con sconti annuali i bravi guidatori e viceversa penalizza con rincari chi provoca incidenti) l’ aumento medio richiesto dalla Zurigo e’ dell’ 8,5%, quello di Assitalia del 10%; quello di Lloyd Adriatico e’ del 12,2% per il bonu malus e del 9,4% per la franchigia. L’ assicurato che vuole conoscere esattamente il costo della sua nuova polizza deve rivolgersi all’ agenzia presso la quale e’ appoggiato il contratto. Il premio varia in base alla zona geografica di residenza (che puo’ essere piu’ o meno a rischio) e allo sconto (tra il 4 e 6%) o all’ aumento (tra l’ 8 e il 30%) determinato dall’ aver causato o meno incidenti nell’ ultimo anno. Un mese di tempo per chi dice no. Dalla comunicazione della variazione del prezzo di polizza l’ assicurato ha un mese di tempo per verificare altre proposte e se non intende proseguire il contratto in corso, puo’ recederne, con lettera raccomandata entro 60 giorni dalla scadenza. Queste sono le variazioni che riguardano i clienti gia’ assicurati e che le compagnie hanno gia’ in portafoglio. La personalizzazione. Le prime personalizzazioni complete si affacceranno sul mercato timidamente. Abituati a definire il costo dell’ Rc auto (responsabilita’ civile auto) su tre parametri standard quali incidenti provocati, cilindrata e provincia di residenza del proprietario dell’ auto, gli assicuratori italiani non sono ancora in grado di avere dal cliente la gamma di informazioni (sesso, eta’ , anzianita’ di guida, utilizzo del veicolo) necessarie per ritagliare una polizza davvero su misura. Un occhio al mercato. A fronte di una raccolta di 14.689 miliardi di lire nel 1992, l’ Rc auto ha prodotto per le compagnie una perdita di 1.974 miliardi. Questi dati poco confortanti impongono un efficace controllo sulle societa’ . Per permettere la concorrenza, l’ Isvap (l’ istituto di vigilanza) ha un compito fondamentale: verificare la solvibilita’ delle compagnie per evitare che a fare le spese della deregulation siano soprattutto gli utenti.

Golinucci Paolo

Pagina 25
(26 marzo 1994) – Corriere della Sera

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