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LE POLIZZE VITA I VERI COSTI I VERI RENDIMENTI

La pensione integrativa non e’ piu’ un lusso. Con le rendite Inps che si riducono sempre piu’ e’ indispensabile investire sul proprio futuro. Ma in attesa dei fondi pensione, la soluzione individuale, cioe’ la polizza vita, e’ davvero conveniente? Sotto la lente. Nel grafico riportato qui a fianco sono fotografati i costi che mediamente gravano su una polizza vita tipo: quella sottoscritta da un quarantenne che s’ impegna a versare da qui al 2015 due milioni all’ anno. Le tariffe scelte sono quelle piu’ vendute negli ultimi cinque anni dai principali gruppi assicurativi e garantiscono la liquidazione finale di una somma (“capitale differito”) o l’ incasso di una pensione sicura (“rendita differita”). Questi contratti prevedono un rendimento minimo garantito e il rimborso rivalutato dei premi se si muore prima della scadenza. Sono pertanto un attendibile banco di prova delle scelte fatte dagli italiani piu’ previdenti. Le performance. Nel periodo 1989 1993 i fondi esaminati hanno garantito rendimenti tra il 12,35% e il 14,84%. Tenuto conto che in media solo l’ 80% di questi risultati va a vantaggio del cliente, la performance netta e’ oscillata tra il 9,88% e l’ 11,87%. I tagli. Il rendimento effettivo della polizza, quello che interessa il sottoscrittore, e’ ulteriormente tagliato, in misura diversa a seconda delle societa’ , da tasse e costi vari. Voci quasi sempre oscure perche’ le compagnie non sono obbligate a dichiararle. Come si puo’ vedere nel percorso lungo il fiume, il premio e’ sottoposto a due prelievi: il primo, immediato, da parte del Fisco. Il secondo da parte delle compagnie per coprire i propri costi di gestione e di distribuzione. Questo significa che, mediamente, il 14 16% dei premi pagati non viene investito. ————————- PUBBLICATO —————————— TITOLO: IL LUNGO PERCORSO DELLE ASSICURAZIONI SU MISURA – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Quanto fruttano due milioni versati per vent’ anni a una compagnia? Saranno sufficienti per integrare la pensione pubblica? Le risposte sono riassunte nel grafico dove scorre il lungo fiume delle polizze vita. Si parte dal premio versato e si arriva al capitale che, teoricamente, spetta alla scadenza. Nel mezzo le “spiacevoli” tappe durante le quali il carico di partenza, cioe’ i premi pagati, viene via via alleggerito. Per le spese delle compagnie (“caricamenti”) sono stati considerati i valori medi. Alla fine del percorso a ostacoli il quarantenne incassera’ da un massimo di 133 milioni a poco meno di 100 milioni. Queste sono le prestazioni a cui il cliente avrebbe diritto in base ai rendimenti medi ottenuti dai principali gruppi nel periodo ‘ 89 93 per polizze caso vita con versamenti annui costanti. Come si puo’ vedere l’ abilita’ nell’ investire i premi non e’ una garanzia sufficiente per ottenere a scadenza il capitale piu’ alto. ————————- PUBBLICATO —————————— TITOLO: ORA L’ ERARIO E’ MENO GENEROSO – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – E sempre stato un salvagente di molti prodotti finanziari. Anche sulla polizze vita, per dare piu’ sprint ai rendimenti, si allungava la benevola mano del Fisco. Ma ora l’ Erario e’ diventato meno generoso. Se fino al ‘ 94 il versamento della polizza era detraibile dall’ Irpef nella misura massima del 27%, dal 1995 si scende al 22%. Significa una perdita di 50 mila lire per ogni milione versato. La detraibilita’ massima, calcolata su 2,5 milioni, scende da 675.000 a 550.000 lire. Qual e’ l’ effetto sui rendimenti effettivi? Nell’ ipotesi di una polizza vita con versamento di 2,5 milioni per dieci anni, un tasso di rivalutazione dell’ 8% e un capitale netto a scadenza di 33.300.000 lire, la riduzione dello sgravio fiscale fa scendere dell’ 1,2% annuo la performance effettiva per il cliente, che scende dal 10,7 al 9,5% annuo composto. ————————- PUBBLICATO —————————— TITOLO: BATTUTA L’ INFLAZIONE DI CINQUE PUNTI – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Nella gara contro l’ inflazione i gestori assicurativi escono vittoriosi. Negli ultimi cinque anni i tassi di rivalutazione sono stati quasi sempre a due cifre con uno scarto, rispetto alla perdita di valore della moneta, di almeno quattro punti. Nel 1993 . ultimo anno per il quale tutti i valori sono noti . l’ interesse reale, la differenza tra rivalutazioni e inflazione, e’ stato del 6,7%: 10,89% contro il 4,2%. In miglioramento rispetto all’ anno precedente quando lo scarto era stato del 4,54%. Le prime performance ‘ 94 delle principali compagnie, sia pure in discesa, confermano un interesse reale di oltre il 5%. La protezione economica dei risparmi confluiti in una polizza vita dipende dalla composizione dell’ investimento che, per legge, deve privilegiare i titoli a reddito fisso e, quindi, abbastanza sicuri. Inoltre si applica il principio del consolidamento delle prestazioni: le somme maturate di anno in anno restano attribuite all’ assicurato anche se le gestioni future fossero negative. I sottoscrittori, infine, possono contare su un altro ombrello protettivo: le compagnie garantiscono una crescita minima, indipendentemente dall’ andamento dei mercati finanziari.

Golinucci Paolo

Pagina 16
(11 marzo 1995) – Corriere della Sera

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