La pandemia costerà più dell’uragano Katrina (2005) e degli attacchi terroristici del 2001 negli Stati Uniti, secondo l’intervista rilasciata al Financial Times da John Neal, boss dei Lloyd’s di Londra. Gli assicuratori del mercato piu’ famoso al mondo, con oltre 330 anni di storia, sono destinati a pagare su un’ampia gamma di polizze, dalla cancellazione degli eventi alla responsabilita’ degli amministratori, all’interruzione dell’attività aziendale (BI , Business Interruption).
Questa pandemia da coronavirus , secondo John Neal , “e’ stata senza dubbio la piu’ grande sfida assicurativa che l’industria abbia mai affrontato”:le richieste di risarcimento supereranno notevolmente per i Lloyd’s i 50 miliardi di dollari (46 miliardi di € circa) pagati per l’uragano Katrina. ” Stiamo parlando di decine di miliardi, se non di centinaia di miliardi di perdite che saranno discusse nel tempo”.
A parte i Lloyd’s , l’ABI , associazione degli assicuratori britannici , ha stimato a £ 1,2 miliardi (€ 1,37 miliardi) la perdita del settore. I sinistri da cancellazioni dei viaggi dovrebbero costare agli assicuratori d’oltre Manica circa 275 milioni di sterline (313 milioni di euro), mentre il conto per le cancellazioni di matrimoni, gite scolastiche ed eventi di ogni tipo dovrebbe ammontare a £ 25 milioni ( 28,5 milioni di euro). Ma sono le richieste di risarcimento per la interruzioni dell’attività dele aziende che dovrebbero pesare di più e ammontare a circa 900 milioni di sterline (1,02 miliardi di euro), suddive tra cinque assicuratori che sono i leader di mercato in UK : Axa, Zurich, Aviva, Barclays, LV (London Victoria).