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ASSISTENZA SANITARIA TRANSFRONTALIERA : CURE ALL’ESTERO CON RIMBORSO PER CITTADINI EUROPEI

L’apertura al libero mercato pone inevitabilmente in concorrenza i differenti sistemi nazionali, rappresentando al contempo un’opportunità di sviluppo ed una sfida per il Servizio sanitario nazionale (SSN) considerato il probabile aumento del flusso di pazienti che si sposteranno tra i Paesi dell’Unione per ricevere cure.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 28/02/2014  il Decreto legislativo di recepimento della direttiva 2011/24/UE relativa all’assistenza sanitaria transfrontaliera. La Direttiva elimina gli ostacoli che impediscono ai pazienti di curarsi in altri Paesi UE, formalizzando il diritto di recarsi in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza per curarsi ed ottenere, al proprio rientro, il rimborso delle spese sostenute.

“Questa direttiva – ha detto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri – si occupa delle persone, del cittadino europeo come soggetto di diritti. E’ una direttiva strategica, ora il sistema sanitario nazionale diventa un sistema sanitario europeo con una mobilità facilitata dei pazienti. Sono lieta – ha aggiunto –  che questo risultato giunga proprio nella Giornata mondiale delle malattie rare, perché avremo un flusso di informazioni che riguardano non solo i pazienti e le prestazioni ma anche nuove strategie terapeutiche”.

Il provvedimento integra  i vigenti regolamenti comunitari eliminando la necessità di autorizzazione preventiva, al di fuori di casi eccezionali, e consente di poter richiedere assistenza sanitaria presso altri Stati dell’Unione europea, con alcune limitate esclusioni (l’assistenza a lungo termine, nonché quella relativa all’assegnazione e accesso agli organi ai fini dei trapianti e quella relativa ai programmi pubblici di vaccinazione contro le malattie contagiose).

Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha inoltre dichiarato: “La direttiva sulle cure transfrontaliere conferisce al tema della mobilità sanitaria internazionale un impulso senza precedenti. L’apertura al libero mercato pone inevitabilmente in concorrenza i differenti sistemi nazionali, rappresentando al contempo un’opportunità di sviluppo ed una sfida per il Servizio sanitario nazionale (SSN) considerato il probabile aumento del flusso di pazienti che si sposteranno tra i Paesi dell’Unione per ricevere cure.

Uno degli obiettivi a cui l’Italia deve puntare è sicuramente quello di attirare i pazienti stranieri a farsi curare sul suo territorio e di guadagnarsi una posizione di spicco in ambito sanitario a livello europeo. Fonte : Ministero Salute

Il rimborso delle spese mediche avverrà alle condizioni e nei limiti stabiliti dalla legislazione dello Stato di appartenenza dell’assistito. I costi relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, spiega una nota ministeriale, saranno rimborsati o direttamente pagati dallo Stato membro di affiliazione in misura corrispondente ai costi che il sistema avrebbe coperto se tale assistenza sanitaria fosse stata prestata nello Stato membro di affiliazione, senza che tale copertura superi il costo effettivo dell’assistenza sanitaria ricevuta.

Dal punto di vista assicurativo, con la maggior tutela del rimborso delle spese mediche affrontate in un altro Paese UE , il cittadino italiano  puo’ trovare più’ conveniente scegliere polizze che pagano – indipendentemente dai costi sanitari sostenuti – una INDENNITA’ GIORNALIERA per i giorni di ricovero – day hospital e/o convalescenza domiciliare , in modo da proteggere il proprio reddito, soprattutto per i lavoratori autonomi. Innovative polizze di medici-ospedale_258 sono quelle denominate a VITA INTERA , che mantengono il costo dell’età di prima sottoscrizione della polizza, per tutta la vita dell’assicurato . Le polizze standard prevedono invece adeguamenti periodici del costo , con l’invecchiarsi dell’assicurato e non garantiscono il rinnovo per tutta la vita.

 

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