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RC AUTO : siamo i piu’ cari d’Europa. TUTTI I CONSIGLI PER SPENDERE MENO

Le polizze obbligatorie per gli automobilisti in Italia hanno prezzi sempre elevatissimi e le disparità geografiche enormi. La legge che dovrebbe riformare il settore è in discussione, ma non avrà vita facile. In attesa di tariffe più allineate al resto d’Europa ecco i consigli per spendere meno possibile e la classifica delle compagnie migliori compilata per CorrierEconomia dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza .

Italia batte Germania 4 a 1. Purtroppo sulle tariffe rc auto non c’è storia, non ci batte proprio nessuno. A Napoli un guidatore esperto paga quattro volte di più di un automobilista tedesco, 1.300 euro contro i 341 di Berlino. Per i motociclisti, poi, le differenze sono addirittura abissali. Nel capoluogo campano assicurare una moto di 150 cc costa anche trenta volte di più, 639 euro contro i 23 di Berlino o i 20 di Amburgo o Monaco di Baviera. Anche se negli ultimi mesi hanno cominciato a scendere, nel nostro paese i prezzi dell’assicurazione obbligatoria restano altissimi. 
E’ lo scenario che emerge dal secondo rapporto sull’Rc auto in Italia, elaborato in esclusiva per CorrierEconomia dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza, specializzato nell’analisi e comparazione di prodotti assicurativi e finanziari. 
Utile
Uno studio da considerare con attenzione perché contiene molte indicazioni utili per la scelta di un prodotto che riguarda circa 32 milioni di assicurati. Per trovare quello più conveniente per il proprio profilo o per individuare la compagnia che funziona meglio. Il divario fra l’Italia e gli altri paesi viene confermato del resto dall’analisi, che è stata presentata nei giorni scorsi, realizzata per conto dell’Ania, l’associazione delle compagnie assicurative, da Bcg. Fra il 2008 e il 2012, le polizze italiane costavano in media 491 euro, 213 in più rispetto a quelle di Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. Con alcune aree (il Sud, e Napoli in particolare) dove i prezzi dell’Rc auto rappresentano una vera e propria emergenza. La graduale riduzione delle tariffe, intervenendo sui fattori di costo che ne stanno alla base, rappresenta una delle aree d’intervento del decreto «Destinazione Italia», varato il 23 dicembre scorso, che sta cominciando il suo cammino parlamentare (vedi altro articolo ), che si preannuncia tutt’altro che facile, vista la forte opposizione di quasi tutte le categorie interessate. 
«L´indagine offre un aiuto nella scelta di una polizza obbligatoria che incide in misura pesante sul bilancio degli italiani — sottolinea Christian Bieker, direttore dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza — da un lato confronta le tariffe delle principali compagnie per cinque profili tipo, in modo da individuare quella più vantaggiosa. Dall´altro, indaga la soddisfazione dei clienti nei confronti del servizio fornito, differenziando tra le imprese che operano con le reti agenziali e quelle online». 
Il confronto sulle tariffe è stato realizzato attraverso il preventivatore unico dell’Ivass (l’Istituto di vigilanza sul settore assicurativo), che comprende tutte le compagnie e le formule più diffuse, cioè il bonus malus e il massimale minimo di legge. Sono stati considerati cinque profili tipo, alcuni di quelli utilizzati dallo stesso Ivass per la sua indagine periodica sui prezzi. Italiana assicurazioni è la più economica a livello complessivo, seguita da Zurich e dalla casamadre Reale Mutua. E poi c’è la soddisfazione dei clienti, valutata cinque parametri: offerta di prodotti, assistenza e relazione con i clienti, comunicazione, rapporto qualità-prezzo, efficienza nella liquidazione dei danni. Allianz, Axa e Unipol sono le prime tre fra le compagnie tradizionali, Direct Line, Genialloyd e Genertel fra quelle che operano per telefono o su Internet. 
Paragoni
«Le polizze italiane rimangono molto più care rispetto a quelle della Germania — spiega Bieker, — e presentano una forte discriminazione geografica. Questo non si verifica generalmente in Germania, dove il fenomeno è molto più lieve». Rispetto alla prima edizione dell’indagine, è leggermente migliorata la soddisfazione degli assicurati italiani. «Il miglioramento più significativo è stato registrato per quanto riguarda l’offerta — spiega Bieker —, segno che le compagnie si stiano adattando meglio alle esigenze dei clienti. In Germania, dove da anni conduciamo la stessa indagine, la soddisfazione dei clienti è molto simile per le compagnie tradizionali e per quelle on line. In Italia, invece, vi sono differenze notevoli: per le seconde, infatti, è più elevata». 
Con 32 milioni di veicoli assicurati, il settore auto rappresenta quasi la metà dell’intera raccolta dei rami danni. L’analisi dell’Istituto tedesco qualità e finanza comprende venticinque compagnie: tutte quelle con una quota di mercato di almeno l’1%, che rappresentano il 92% del totale. Secondo l’Ania, nel 2013 il prezzo medio ha segnato una riduzione di circa il 5%, un dato coerente con il calo del 6,6% dei premi incassati dalle compagnie nei primi nove mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2012. Malgrado questo, però, le tariffe italiane non temono confronti in Europa. 
http://www.iomiassicuro.it 

Fonte : Roberto E. Bagnoli – Corriere della Sera -Corriere Economia 20/01/2014

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