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POLIZZE RC PROFESSIONALE -Per medici & co. c’è ancora tempo

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  • Alla fine l’obbligo è entrato in vigore il 15 agosto. Ma non per tutti. Da Ferragosto circa la metà dei due milioni iscritti ai 25 albi professionali esistenti in Italia devono avere firmato una polizza che copre dai rischi professionali. Una nuova proroga di un anno c’è stata solo per gli operatori della sanità (circa un milione, tra medici, veterinari, psicologi, farmacisti in tutto circa un milione di professionisti).

    In molti pensavano ad una nuova moratoria generalizzata, dopo quella che già nel 2012 aveva ritardato l’entrata in vigore dell’obbligo, tanto che molti ordini si sono mossi nell’individuazione di soluzioni per la propria categoria nelle ultime ore utili: come gli agronomi e gli spedizionieri doganali. Curioso è il caso dei commercialisti che, avendo un consiglio commissariato, sono privi di un organo guida e dunque impossibilitati a prendere decisioni collettive per la categoria. In stand-by anche gli avvocati, per i quali si attende il che Ministero della Giustizia stabilisca le condizioni di polizza come previsto dalla legge di riforma della professione forense.

    Per non parlare poi del nodo delle professioni sanitarie. Il pretesto per la proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo al prossimo 15 agosto è stato individuato anche in questo caso nell’inadempienza del Ministero della Salute che, come previsto dalla legge Balduzzi, entro il 30 giugno avrebbe dovuto stabilire delle linee guida. Ma al di là dei motivi ufficiali, secondo gli osservatori del settore, la categoria dei medici non è ancora pronta. In difficoltà sono soprattutto chirurghi, anestesisti, ginecologi e ortopedici, che non trovano coperture assicurative a prezzi ragionevoli. «Da un lato è mancata l’iniziativa della categoria – spiega Giorgio Moroni, consigliere Aon – ma anche il mercato, fino ad oggi, ha assunto posizioni eccessivamente negative. Anche in questo settore – aggiunge Moroni – l’ideale sarebbe creare delle polizze collettive che consentono di ripartire in modo tecnicamente sostenibile il rischio degli assicuratori».

    I grandi assenti negli accordi nazionali conclusi a livello di categoria sono proprio i gruppi italiani, come si può appurare dalla tabella delle convenzioni stipulate dagli Ordini professionali a dominare sono Aig Europe, Arch-Dual e Lloyd’s.

    Le compagnie italiane si sono mosse più che altro con polizze individuali. Tra i gruppi più attivi Generali, Reale Mutua e Zurich. Generali Italia nei primi nove mesi 2013 ha emesso 12.574 nuovi contratti Rc professionale (al netto delle professioni sanitarie) per una raccolta premi pari a 5,519 milioni di euro. Si sono assicurati con le compagnie del Leone soprattutto avvocati (77.226 in totale) e iscritti agli albi delle professioni tecniche (20.620 polizze in essere vendute a Geometri, architetti, ingegneri e professionisti). In totale, all’11 settembre 2013 Generali Italia vanta un portafoglio polizze rc professionale (sempre al netto di medici e professioni sanitarie) di 135.716 polizze (con un portafogli premi pari a 63,5 milioni di euro). Come previsto buoni anche i dati di Poste Assicura, partita a ottobre 2012 con Postaprotezione Albo. Il mercato stima un primo semestre con Rc generale a 5 milioni di euro di premi. «Ad oggi il prodotto sta riscuotendo grande successo soprattutto tra i giovani professionisti con fasce di fatturato medio – spiega Anna Desiderato, responsabile prodotti di Poste Assicura –. Per quanto i numeri delle sottoscrizioni siano in continua crescita sappiamo di avere ancora ampio spazio per raggiungere risultati significativi rispetto al nostro potenziale bacino di utenza. Siamo convinti che bel breve tempo saremo in grado di superare i budget che ci siamo prefissati».

  • FONTE : Federica Pezzatti – Il sole 24 Ore Plus 24 – sabato 14/09/2013

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