Continua a tenere banco lo slittamento, di un anno, dell’obbligo di assicurazione di Rc per i liberi professionisti. «Nel 2012, anno dove la parola d’ordine nel settore assicurativo è “liberalizzazione”, questa proroga “last minute” è un passo indietro, una occasione persa per aprire il mercato e stimolare la concorrenza», afferma Paolo Golinucci , amministratore del broker assicurativo Golinucci srl.
«Mi riferisco al fatto che la proroga è stata concessa, come si legge dal comma 3 dell’art. 5 del Regolamento approvato in Consiglio dei ministri, per consentire la negoziazione di convenzioni per polizze collettive da parte dei consigli nazionali ed enti previdenziali dei professionisti: questo produrrà una restrizione del mercato, perchè al lato pratico è una sola la polizza in convenzione negoziata dal consiglio nazionale di ogni categoria e promossa tra i propri iscritti, e ciò discrimina a priori soluzioni assicurative a volte più complete (gli esempi in passato non mancano) ma non “convenzionate” offerte, invece, direttamente dagli intermediari assicurativi ai professionisti sparsi nella Penisola. Oltre a porre dubbi sulla intermediazione della polizza in convenzione, nel rispetto del Regolamento n. 5 Isvap: quanti sono gli intermediari assicurativi coinvolti? Tutti iscritti al Rui?».
Per Golinucci, «altro discorso, auspicabile, e per questo il legislatore dovrebbe fare chiarezza, sarebbe quello in cui i consigli nazionali dei professionisti, per tutelare al meglio gli iscritti (pensiamo solo a quelli che cessano l’attività o ricevono disdetta per sinistro dagli assicuratori e si trovano a che fare con i limiti della forma assicurativa in claims made) definiscano delle linee guida minime dei contratti e tutti gli operatori del mercato assicurativo che si adeguano a queste linee possono competere, stimolando la concorrenza, offrendo agli iscritti polizze con clausole approvate dai consigli nazionali, senza discriminazioni a priori».
«Se pensiamo», prosegue Golinucci, «che oggi un argomento cruciale del dibattito assicurativo in Italia riguarda l’art. 34 del “decreto liberalizzazioni”, dove il legislatore vuole che della polizza obbligatoria per eccellenza (l’Rc auto) sia annualmente offerta a ogni assicurato una serie di almeno tre diversi preventivi, è auspicabile uno scenario in cui che anche per le polizze Rc professionali si propone annualmente a ogni professionista un confronto con diverse polizze. Questo è possibile solo aprendosi al mercato: l’offerta di “polizza convenzione esclusiva “ da parte dei consigli nazionali dei professionisti allontanerebbe da questi scenari competitivi».
Redazione – Intermedia Channel 23/08/2012
indicare le linee guida compatibilmente però anche alle esigenze delle compagnie di assicurazione che non dobbiamo dimenticare sono delle società e non delle mutue assicuratrici (tanto per fare un ad esempio , richiedere che la polizza rc per i mediatori creditizi preveda anche la copertura assicurativa dei danni provocati con DOLO dal loro collaboratore sembra eccessivo, tanto è vero che pochissime compagnie sono disposte a prevedere questa copertura) sia un ottima misura per favorire la concorrenza sui prezzi , ma anche per la migliore combinazione di altri fattori, che influenzano la misura del premio come: gli scoperti , le franchigie i limiti max e minimi di scoperto. Fattori che sono e devono essere calibrati sulle esigenze del cliente.
Da qui l’importanza della presenza attiva del consulente assicurativo che a mio avviso viene sminuita se non addirittura eliminata dalle convenzioni on-line.
Se lo spirito della legge è quello di tutelare le esigenze del cliente e poi dell’assicurato (salvaguardia del suo patrimonio peronale) dovrebbero essere considerate quindi da subito le esigenze di tutti, e quindi anche della figura, anche essa professionale,del consulente e/o intermediario assicurativo. L’ordine e la legge indichino quindi le linee guida della copertura assicurativa con chi poi deve coprire e risarcire il danno (non pensate che se questo fosse stato fatto a suo tempo forse questo rinvio di una anno sulla obbligatorietà della rc professionale non ci sarebbe stato ed oggi i clienti sarebbero già tutelati?) , il consulente calibri e proponga all’assicurato invece la polizza in base alle sue esigenze nel rispetto delle linee guida . Il rapporto personale e fiduciario che si verrà ad instaurare tra cliente e consulente sarà poi l’elemento collante tra cliente e compagnia assicurativa.