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Spese in controluce

Spese in controluce
Le compagnie devono indicare in modo preciso l’ incidenza dei costi sul rendimento delle polizze vita. Index e unit linked: quando le perdite superano il 30% il cliente deve essere avvisato

Sorveglianza speciale sui costi. Informazioni più trasparenti. E maggiore attenzione alle esigenze degli investitori. Dal 1° dicembre le polizze vita hanno guadagnato in trasparenza. Merito della circolare 551 dell’ Isvap (l’ istituto di vigilanza sulle assicurazioni) che rimodella gli obblighi delle compagnie per i nuovi contratti. Costi. Debutta l’ indicatore sintetico di costo, un parametro che consente di capire con immediatezza quanto pesano tutte le spese sulla resa della polizza. Il dato evidenzia, infatti, di quanto si riduce ogni anno, per effetto dei costi, il potenziale tasso di rendimento del prodotto scelto rispetto a quello di uno strumento identico, ma ipoteticamente a zero spese. L’ indicatore viene elaborato sulla base di prefissati livelli di versamenti annui, età e durata dell’ accantonamento (15-20-25 anni) e ipotizzando un rendimento uguale per tutti del 4%. Così, ad esempio, se per un Pip (Piano pensionistico individuale) di 10 anni l’ indicatore è dell’ 1%, significa che la performance reale è stata del 3%. Ovviamente se i gestori sono stati più bravi e hanno ottenuto un rendimento nettamente superiore, l’ incidenza dei costi si riduce. Il parametro offrirà però ai clienti una base chiara e sicura per conoscere esattamente tutti i costi che gravano sulla polizza: da quelli sul versamento («caricamenti») a quelli sul rendimento annuo («commissioni di gestione»). E di conseguenza permetterà un facile confronto tra diversi prodotti. Personalizzazione. La nota informativa delle polizze vita con partecipazione agli utili – come le rivalutabili – deve contenere un progetto esemplificativo delle prestazioni assicurative e dei valori in caso di riduzione (interruzione dei versamenti) e riscatto (estinzione anticipata della polizza). Il prospetto deve essere elaborato in base ai dati personali del cliente. L’ assicurato potrà così conoscere le prestazioni previste in base a due proiezioni, una certa, legata al tasso minimo annuo garantito (oggi il 2-2,5%), l’ altra in base al rendimento finanziario indicato dall’ Isvap, che attualmente è il 4% l’ anno. Informazione. Le compagnie dovranno informare annualmente i loro clienti sull’ andamento della polizza inviando uno specifico estratto conto. Tra le informazioni da inserire nel documento troviamo: la somma dei premi versati, il valore della prestazione maturata, le conseguenze in caso di mancato pagamento dei premi, il tasso annuo di rendimento finanziario realizzato dalla gestione, l’ aliquota di retrocessione, il tasso annuo di rendimento riconosciuto, i rendimenti minimi trattenuti dalla impresa. Perdite. Per le polizze unit linked o index linked, legate ad investimenti anche azionari, quindi con rischi di perdita in conto capitale, la compagnia deve informare tempestivamente il cliente se il controvalore delle quote complessivamente detenute si è ridotto di oltre il 30% rispetto al totale dei premi investiti.

Golinucci Paolo

Pagina 25
(19 dicembre 2005) – Corriere Economia

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