assicurazioni, business interruption, coronavirus

Pandemia e assicurazioni : chi era assicurato prima del covid-19 ?

Un riassicuratore mondiale come Munich Re, intervistato dalla rivista specializzata britannica Insurance Times, conferma che settori quali quelli del turismo e della ristorazione avevano già’ coperture assicurative contro la pandemia ( se si attivava una specifica clausola di BI , Business Interruption, o Perdita Di Affari, ndr).

Perche’ allora in Italia, a fronte di risarcimenti già effettuati,  altri assicuratori, nonostante la presenza di clausola di “BI senza danni” nelle polizze ad esempio degli hotel, non riconoscono il risarcimento legato alla forzata chiusura dell’attività’ per “lockdown da Covid-19” sostenendo che la pandemia e’ esclusa, senza che questa esclusione compaia nel contratto con l’assicurato?

Un modo per costringere gli albergatori ad andare in tribunale, ed attendere i tempi lunghi di un giudizio, quando la necessità di rimborso per la perdita di affari, imposta dalla chiusura dell’hotel per motivi sanitari, e’ drammaticamente urgente…

Il tutto contravvenendo agli inviti delle autorita’ europee (EIOPA e Commissione Europea) che chiedono agli assicuratori di trattare al meglio gli assicurati che hanno sinistro a causa del Covid-19 e affermano che “ gli assicuratori sono incoraggiati a rimborsare i sinistri legittimi il più rapidamente possibile nelle circostanze attuali. Ciò’ significa anche valutare e risolvere rapidamente eventuali controversie in materia di copertura ed esclusioni, tenendo conto degli interessi di tutti gli assicurati “ ( vedi notizie IVASS 16 luglio 2020 www.ivass.it  leggi)

https://ec.europa.eu/info/files/200714-best-practices-mitigate-impact-pandemic_en)

 

tratto da Insurance Times :

Quali settori avrebbero avuto un’assicurazione contro le pandemie prima del Covid-19?

” Secondo Gunther Kraut, capo delle soluzioni per il rischio epidemico di Munich Re, le industrie chiave che avrebbero studiato e acquistato l’assicurazione pandemica prima dell’insorgenza del  coronavirus includono l’ospitalità e il turismo, la produzione, la vendita al dettaglio, l’industria mineraria, l’edilizia e le infrastrutture e l’assistenza sanitaria”

 

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