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Maxi-risarcimento a Bologna per Responsabilità Sanitaria

E’ di oggi sul Corriere della Sera edizione di Bologna la notizia che “il Sant’Orsola ha raggiunto un accordo economico, che sfiora il milione di euro, con i genitori di un neonato morto il 14 giugno 2014 per il ripetuto utilizzo, durante il parto, della ventosa.
La decisione è stata ufficializzata in una delibera del Policlinico pubblicata mercoledì scorso online. Nel documento di accettazione della proposta di transazione, firmato dal direttore generale Antonella Messori, si dà atto del pagamento di 250.000 euro, massima soglia rimborsabile dall’ospedale, e del via libera del nucleo regionale di valutazione. La restante parte, fino a circa un milione di euro secondo quanto si apprende da fonti regionali, sarà versata da Viale Aldo Moro.Dal Sant’Orsola nessun commento, così come dai legali dei familiari del neonato. Il Policlinico comunicherà i contenuti dell’accordo economico alla Corte dei Conti, facendo presente che per una eventuale rivalsa resta in attesa di conoscere la conclusione del procedimento a carico del medico e dell’ostetrica. Tradotto, significa che in caso di condanna e quindi di accertamento della sussistenza di colpa grave, l’ospedale (e presumibilmente la Regione) chiederanno i danni.

Dalla lettura di questa triste vicenda, ci sono elementi per commentare come opera il sistema della responsabilita’ civile della struttura sanitaria e degli esercenti la professione ora, e con l’avvento della norma prevista dal D.D.L. 2224 (“Gelli”).

La struttura pubblica coinvolta non ha una propria polizza assicurativa , e liquida un indennizzo di 250.000 eur , mentre la differenza per arrivare ad 1.000.000 di eur deve essere pagata dalla Regione Emilia Romagna. L’importo di tale transazione, che costituisce un “danno erariale” (1) , sara’ comunicato alla Corte dei Conti , che nell’indagine e nel successivo procedimento , puo’ determinare la richiesta di risarcimento in capo ai dipendenti ( medico e ostetrica ) . Se ci sara’ una  sentenza di condanna per “colpa grave” , i dipendenti pubblici coinvolti dovranno rimborsare il danno all’Ente Pubblico.

La sola polizza assicurativa per la copertura della Responsabilità Civile dell’esercente la professione sanitaria è quella di colpa grave , che diviene obbligatoria con l’avvenuto della nuova normativa di cui al D.D.L. 2224 : dall’entrata in vigore della legge , l’azione di rivalsa della struttura sanitaria verso il dipendente , per una responsabilità civile da “colpa grave” non potrà superare tre volte la retribuzione annua.

Offerte di diverse Compagnie operanti nella Responsabilità Civile per Colpa Grave

 

Author : Paolo Golinucci

(1) il danno sofferto dallo Stato o da un altro ente pubblico a causa dell’azione o dell’omissione di un soggetto che agisce per conto della pubblica amministrazione in quanto funzionario, dipendente o, comunque, inserito in un suo apparato organizzativo.

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