Meno sconti fiscali e rendimenti tagliati. E’ l’amara sorpresa per chi ha sottoscritto entro il 2000 una polizza vita tradi- zionale, la classica rivalutabile. Per il 2013, il limite massimo a cui applicare la detrazione Irpef del 19%, scende da 1.291 a 630 eu- ro. Lo sconto passa da 245 a 119,7 euro. In pratica se ne perdono 125. Dal 2014 il tetto scenderà a 530 euro (sconto di 101 euro). Conservano i vecchi limiti di detraibilità — tranne che per il 2013 — le coperture contro il rischio di non-autosufficienza nel com- pimento degli atti della vita quotidiana («long term care»). Il li- mite di 630 euro vale solo per il 2013, mentre dal 2014 per que- sta polizza si torna al vecchio tetto di 1.291 euro.
Il taglio della detrazione comporta una perdita dello 0,20% all’anno in termini di rendimento finanziario. Ipotizziamo una po- lizza vita di durata 20 anni, stipulata nel 2000 con versamento di 1.291,14 euro (2.500.000 lire, che erano la soglia massima per la detrazione), un costo sul versamento del 7% (comprensivo del- l’imposta del 2,5% in vigore all’epoca) e un tasso di rivalutazione del 4% annuo («tasso minimo garantito»). Con queste ipotesi dopo 20 anni nel 2020 il capitale maturato sarebbe ammontato a 37.168 euro, a fronte di un totale di versamenti netti di 25.882 euro e con un rendimento finanziario annuo composto del 5,20% (il 3,35% escludendo il fattore tasse). Con il taglio della detrazio- ne per gli ultimi 6 anni di durata si perdono 848,70 euro di minori tasse. E così il rendimento finanziario annuo composto scende al 4,97%.
PAOLO GOLINUCCI
Corriere della Sera – Corriere Economia – Lunedi’ 24 marzo 2014