polizze vita

Assicurazioni Vita : fino al solstizio d’inverno le signore pagano di meno

Nuove frontiere Al capolinea il taglio del 40% dovuto alla differenza di genere

Dal 21 dicembre entra in vigore la direttiva che impone tariffe unisex. Da quella data sconti solo per chi è fisicamente «in forma»

Assicurarsi una vita in forma? Lo stile di vita sano, basato sull’esercizio fisico e sulla buona alimentazione, può contribuire a ridurre la spesa sociale, ad esempio quella sanitaria. Ma viene visto anche di buon occhio dalle assicurazioni che possono prevedere una minore incidenza dei risarcimenti sul loro conto economico. Migliore è lo stato di salute, minore il rischio di morte e quindi il costo dell’assicurazione sulla vita. Gli altriIn Gran Bretagna e negli Stati Uniti, ad esempio, le compagnie forniscono sconti anche del 20% a chi dimostra di avere un Imc (indice di massa corporea) da persona in forma. L’indice è il rapporto tra il peso espresso in chilogrammi, diviso il quadrato dell’altezza in metri. Se il risultato è tra 18,5 e 25 si è in forma, sotto 18 si è sottopeso, tra 25 e 30 si è sovrappeso, con maggior rischi di avere attacchi cardiaci, diabete o ictus. Oltre 30 si è obesi: per queste persone sono previsti aumenti di premio, quando addirittura non scatta l’impossibilità di assicurarsi. Una compagnia inglese offre sconti anche in base al tipo di alimentazione che l’assicurato dichiara di praticare, interpretando alla lettera il motto «siamo quello che mangiamo». E in Italia? CorrierEconomia ha indagato per conoscere come il costo di un’assicurazione sulla vita cambia a seconda dello stato di salute di una persona di 30, 40, 50 e 60 anni, con una somma assicurata di 100.000 euro e durata contrattuale 10 anni. Se, per tutte le compagnie interpellate, il risparmio di costo (fino al 35%) deriva sostanzialmente dalla distinzione tra assicurato che fuma oppure no, solo due offrono al cliente salutista uno sconto aggiuntivo: Reale Mutua e Assicurazioni Generali prevedono un’ulteriore riduzione del 20 per cento circa per chi dimostra di essere in forma. La polizza di Reale Mutua riconosce l’assicurato in forma quando esibisce alla sottoscrizione della polizza di avere un Imc (indice massa corporea) tra 19 e 27, pressione arteriosa tra 90/130 di massima e 60/85 di minima ed esami sangue con tasso di colesterolo totale inferiore a 240 mg/dl. Un 40 enne che si assicura per 10 anni per un capitale di 100.000 euro pagherebbe 279,30 euro se fumatore, 178,40 se non fumatore e 144,80 se «in forma». Una donna si vede ridurre i costi da 149,30 euro (fumatrice) a 97,10 (non fumatrice) o 79,60 (in forma). Per Assicurazioni Generali lo sconto viene determinato dopo una visita medica con esame del sangue e delle urine. Se al termine del controllo si evidenziano condizioni di salute migliori di quelle standard.DifferenzeDall’analisi dei dati riportati in tabella a fianco emerge che la differenza di sesso porta ancora a consistenti vantaggi a favore delle donne. Per tutte le compagnie lo sconto si aggira attorno al 40% per un assicurato di sesso femminile rispetto a quello maschile. La differenza si giustifica con le statistiche attuariali che dimostrano una maggior longevità delle donne e quindi un minor rischio di morte. Un vantaggio, però, che verrà annullato tra poco più di due mesi. Il 21 dicembre 2012 sarà il G-day (gender-day), come è stato ribattezzato in Europa. Entrerà, infatti, in vigore la direttiva che impone parità di trattamento nel settore assicurativo tra i sessi. I vantaggi basati sul genere sono considerati discriminatori.Stop quindi a differenze e al via le polizze unisex, con stesso premio sia per gli uomini che per le donne. In attesa di conoscere come cambieranno i costi a partire dalla fine di dicembre, si può dare un consiglio alle donne che avessero intenzione di proteggere i propri cari con una polizza sulla vita.È meglio stipulare il contratto prima del G-day. Perché la polizza vita «temporanea caso morte» sottoscritta ora avrà per l’intera durata contrattuale (di solito 10-15 anni) uno sconto di almeno il 20-25 per cento rispetto alle tariffe in arrivo con l’allineamento delle condizioni tra i due sessi.

PAOLO GOLINUCCI – Corriere Economia 29/10/2012

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