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Il Governo inglese contro i colpi di frusta inesistenti – Cameron, summit a Downing Street per combattere le frodi

Sarà stato forse l’elevato tasso di umidità dovuto alla pioggia frequente a indebolire le ossa e le articolazioni degli automobilisti inglesi. Tanto da renderli più fragili agli urti, soprattutto in auto. O forse la cattiva sorte. Tuttavia, per motivare 1.500 denunce al giorno per colpo di frusta ci vuole ben altro. E’ quanto ha dedotto, nei giorni scorsi, il Governo britannico che, senza scomodare Scotland Yard, ha concluso che si trattava di frodi alle assicurazioni. Così, la scorsa settimana, il primo ministro, David Cameron, ha convocato a Downing Street, i rappresentanti delle imprese per elaborare un piano di azione volto a ridurre i costi (2 miliardi di sterline, pari a 2 miliardi e 400 milioni di euro) affrontati ogni anno per sinistri con “whiplash injuries”: colpi di frusta probabilmente risarciti con troppa fretta, senza accertamenti reali, determinati spesso da false testimonianze. La vicenda, ripresa anche dal quotidiano londinese The Times, ha trovato il favore del Segretario di Stato del precedente governo laburista, categorico nel descrivere il “colpo di frusta”: “Un’invenzione dell’immaginazione umana, diagnosticabile solo da un medico di quart’ordine”. Una perfetta sintonia bipartisan. Ma soprattutto una realtà da combattere dal punto di vista economico e culturale, come ha sottolineato Cameron, “che incide sui premi degli assicurati” (il costo della Rc Auto in Gran Bretagna è aumentato del 17% nell’ultimo anno, con un aumento medio di 90 sterline, ovvero 108 euro, per ogni polizza) e che impone l’adozione di misure rapide e soprattutto incisive. In tal senso, il primo ministro inglese ha precisato di volersi impegnare in prima persona: “Sono determinato ad affrontare questo dannoso comportamento culturale che ha fatto salire i prezzi dei premi. Voglio fermare le denunce banali e valutare i modi in cui possiamo abbassare i prezzi”. In che modo? Le norme che sono state discusse e che Cameron ha intenzione di approvare prevedono che a stabilire l’esistenza di un danno fisico da colpo di frusta sia un gruppo di medici esperti e non, come accade ora, un singolo dottore. Inoltre ci sarebbe l’introduzione di un limite di velocità di impatto: si presume infatti che viaggiando a meno di 15 miglia orarie (circa 30 chilometri/ora) non sia possibile subire un colpo di frusta. In tali casi pertanto la denuncia non sarebbe ammessa. Per scoraggiare le richieste di risarcimento (non significative) verrebbe imposta una soglia finanziaria al di sotto della quale la denuncia non sarebbe accettata. Al vaglio c’è infine l’introduzione della tecnologia “smartbox”, della scatola nera, che consentirebbe di ridurre il costo dei premi per i guidatori sotto i 25 anni (attualmente può raggiungere le 2.977 sterline l’anno, ovvero più di 3.500 euro). Sono queste le prime misure che il Governo britannico vuole mettere in campo per arginare il fenomeno della speculazione delle richieste di risarcimento, soprattutto nell’interesse degli stessi assicurati, penalizzati dai truffatori. Nel Regno Unito, dove il costo medio delle polizze è di 417 sterline (500 euro) l’anno, gli aumenti di prezzo, secondo l’ABI (l’associazione che rappresenta le compagnie britanniche), si devono in buona parte all’impennata di richieste per lesioni e personali e all’aumento di frodi. In Gran Bretagna il fenomeno speculativo dei colpi di frusta come “colpi di teatro” è iniziato di recente, non più di tre o quattro anni fa. In Italia esiste da una ventina di anni e da allora si attende l’adozione di un piano di azione. In Italia nulla o quasi è stato fatto a fronte di 500mila colpi di frusta denunciati ogni anno, più di 1.300 al giorno. Nel nostro Paese 23 incidenti su 100 registrano danni alla persona contro la media europea del 10%, a parte la Gran Bretagna. Una situazione d’emergenza che, in alcune zone della penisola, assume proporzioni ancor più preoccupanti con richieste di risarcimento per danni alla persona – avviene ad esempio in alcune province della Puglia – ogni 2 incidenti. Secondo i dati ufficiali, le frodi assicurative incidono sui bilanci delle compagnie per 300 milioni di euro ogni anno ma tale valutazione viene effettuata sulla base delle sole frodi accertate. E’ plausibile quindi considerare estremamente più consistente il danno subìto dalle imprese e quindi da tutto il sistema di assicurazione, primi su tutti gli assicurati che devono pagare prezzi molto alti per la Rc Auto. Per questo ANIA auspica un intervento del Governo che renda vita difficile agli speculatori delle microlesioni, eliminando l’automatismo tra auto-dichiarazione e liquidazione del danno di piccola entità e riformulando la tempistica di liquidazione, oggi ancora troppo breve, per evitare liquidazioni frettolose e non controllabili da parte delle compagnie. In attesa degli interventi in Italia… God save the Queen.  (Fonte :Ania)

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