Condanna esemplare per truffa ai danni delle assicurazioni in Gran Bretagna : dopo un’indagine di 5 anni, tre membri di una banda sono stati condannati il 27 aprile scorso rispettivamente a 18 mesi, quattro anni e mezzo e cinque anni di carcere.
La base della banda era a Luton , nel Bedfordshire ( 50 km a nord di Londra) dove aveva ideato una truffa chiamata dagli investigatori “cash for crash scarns” : costruiva incidenti stradali con false lesioni personali, costi di manodopera e riparazione, per una truffa ai danni delle assicurazioni di 5,3 milioni di sterline ( oltre 6 milioni di euro).
Le truffe ai danni delle assicurazioni in Gran Bretagna costano – come dichiarato dall’ Istituto Frodi Assicurative (IFB) ogni anno 1,9 miliardi di sterline (2,1 miliardi di euro) e “pesa” in media ad ogni assicurato 44 sterline (50 euro).
Anche in Italia il fenomeno della criminalità nel settore assicurativo e’ in crescita, e dai dati trasmessi dalle imprese assicurative ed elaborati dall’Isvap (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) nel 2009 il totale delle truffe ai danni delle assicurazioni ha prodotto falsi sinistri per un importo complessivamente accertato pari a 414 milioni di euro. La parte del leone la fanno le truffe nel campo degli incidenti stradali : 314 milioni di euro derivano da truffe nelle polizze RC Auto (76% del totale) , mentre nelle polizze legate al ramo “trasporti” incidono per l’11 % (43.792.000 euro) . Sinistri truffaldini nelle polizze incendio pesano per 31.925.000 euro (7,70%).
L’analisi a livello territoriale evidenzia che in alcune aree dell’Italia meridionale e insulare il fenomeno criminoso continua a mostrare livelli superiori rispetto alla media nazionale. Per quanto riguarda gli incidenti stradali (polizze RC Auto) in Campania è stato pagato nel 2009 l‘8,7% dei sinistri fraudolenti (8,1% nel 2008) , il Puglia il 5,3% , in Calabria il 3,9% ed in Sicilia il 2,9%, contro una media nazionale del 2,40%. I dati ufficiali rilevati dall’ISVAP se confrontati con le statistiche europee, sono dati che fotografano solo parzialmente il fenomeno della criminilità nel settore assicurativo , perchè riportano solo le truffe accertate dalle imprese mediante i limitati mezzi di cui esse dispongono per contrastare il fenomeno. Da un confronto europeo, visto che l’incidenza dei sinistri connessi ad eventi fraudolenti nel Regno Unito in media è pari al 10% e in Francia al 5%, appare evidente che il dato stimato dall’ISVAP nel 2009 è un valore che non riflette la reale portata del fenomeno italiano, perché non include le frodi ‘sommerse’, cioè quelle perpetrate ma non scoperte e accertate.